Cos'è il Reiki?

Impara l'arte di aprire il tuo cuore e accendere la creatività. C'è una luce in te. (J. Jamison)

ll Reiki è un antichissimo metodo di "auto-guarigione" naturale e di riarmonizzazione energetica, riscoperto nella seconda metà del XIX secolo dal monaco Mikao Usui.

Il termine, di origine giapponese, si compone di due sillabe: Rei e Ki. La prima sta ad indicare l'energia che a livello universale permea ogni elemento del cosmo; con il termine Ki si descrive, invece, l'energia o forza vitale di ogni essere vivente. Reiki è, quindi, la capacità di armonizzare l'energia individuale e di riportarla nel giusto equilibrio con quella universale. Senza sostituire alcuna terapia del medico, ma semplicemente integrandola, grazie anche allo stato di rilassamento che induce, il Reiki può aiutare ad alleviare i dolori acuti, ad eliminare le tossine, a rigenerare i tessuti, a riprendersi più rapidamente dopo malattie ed interventi chirurgici, ad aumentare le difese immunitarie, ad uscire dagli stati depressivi e di affaticamento, a superare malattie di origine psicologica e psicosomatica...

E' assolutamente privo di controindicazioni ed è un metodo che, nella sua semplicità, oltre ad essere accessibile a tutti, è facilmente e rapidamente richiamabile nel momento del bisogno.

Il Reiki non è una forma di religione, non è una forma di magia e non presuppone alcuna professione di fede, è una conoscenza naturale alla portata di tutti che può essere facilmente appresa durante un seminario di due giorni.

Il Monaco giapponese Mikao Usui, prima di morire, avrebbe anche formulato i cinque principi del Reiki che seguiamo tuttora.

I principi del Reiki:

1) Per oggi non ti preoccupare: ci suggerisce di non cercare di opporre resistenza agli eventi della vita e di cercare di comprenderne il significato; di evitare di rimanere arroccati nelle proprie paure e cercare di trarre insegnamenti per crescere.

2) Per oggi non ti arrabbiare: se una persona o una situazione provocano in noi collera, sopprimerla servirebbe a somatizzarla. Meglio sfogare la rabbia a mente fredda ed in contesto controllato ed affrontare la vera causa della stessa controllando che la vera fonte non sia dentro noi stessi.

3) Onora i maestri, i genitori e gli anziani: non significa creare dipendenza, ma senso di rispetto per quanto ci hanno insegnato. Possiamo guarire la nostra relazione dicendo con amore ciò che ci portiamo dentro e onorarli comprendendo che anche loro possono sbagliare.

4) Guadagna da vivere onestamente: al di là degli aspetti più evidenti legati all’onestà, vuol anche dire trovare il giusto equilibrio tra il tempo da dedicare al lavoro e quello per se stessi, senza mai eccedere in una delle due situazioni.

5) Rispetta tutti gli esseri viventi: ricordare che facciamo tutti parte di una stessa globalità, riscoprire un senso di fratellanza e condivisione verso altre forme di vita diverse dalla nostra, ma non per questo inferiori.